Cessa ufficialmente il sodalizio tra Emirati Arabi e Somalia, che comportava l'addestramento militare delle truppe africane da parte delle forze armate di Abu Dhabi.
Stop alla collaborazione
Prima della decisione drastica, il ministro della Difesa somalo, Mohamed Mursal Cheikh Abdirahman, aveva dichiarato che “il Paese non ha più bisogno dell'aiuto degli Emirati”, sia per il finanziamento delle forze armate che per l'addestramento. Il ministro somalo aveva anche annunciato che le truppe addestrate da Abu Dhabi saranno “suddivise e inserite in altre divisioni“.
La crisi
Negli ultimi giorni le posizioni dei due Paesi erano diventate inconciliabili. L'ultimo atto della crisi diplomatica è stato il sequestro l'8 aprile all'aeroporto di Mogadiscio di un volo degli Emirati con a bordo valigie contenenti quasi 10 milioni di dollari. Le autorità hanno bloccato l'ambasciatore degli Emirati in Somalia, Mohammed Ahmed Othman Al Hammadi, venuto a prelevare il denaro, che si era opposto ai controlli di sicurezza. Abu Dhabi ha assicurato che il denaro era destinato al pagamento dei soldati e che i dirigenti somali erano stati informati prima. Fonti dell'esercito somalo hanno invece replicato di non aver ricevuto conferma per iscritto della somma inviata. In base alle informazioni diffuse l'aereo proveniva direttamente dagli Emirati mentre altre fonti sostengono che era partito dalla città somala di Bosaso, nel Puntland, dove gli Emirati gestivano un campo di addestramento militare. Il governo di Mogadiscio sospetta che l'ingente quantitàdi denaro saebbe servita al pagamento di tangenti ad alcuni politici per “destabilizzare il Paese“. Un'inchiesta è in corso per fare luce sull'accaduto e nel frattempo i milioni di dollari sono depositati alla Banca centrale somala.
Disputa
Pomo della discordia tra Somalia ed Emirati è la decisione di questi ultimi di costruire una base militare e una vasta infrastruttura per il commercio a Berbera, città portuale del Somaliland, regione autoproclamata autonoma dal resto del Paese nel 1991. Un progetto al quale il parlamento di Mogadiscio si è formalmente opposto con un voto, stracciando l'accordo tra Abu Dhabi e il Somaliland. In realtà la disputa su Berbera tra i tre protagonisti si colloca in uno scenario più ampio che coinvolge due regioni, quella del Golfo e del Corno d'Africa.