Lancia oggi l’appello la Oxfam per un “Piano Marshall”, cioè un impegno economico che sostenga la ripresa dei paesi africani messi in ginocchio dall’epidemia di Ebola. Secondo l’associazione il resto del mondo non può infatti continuare a rimandare un aiuto diretto per la Liberia, Sierra Leone e Guinea. Oxfam chiede che venga convocata al più presto una conferenza internazionale per trovare un accordo sugli interventi che permettano la ripresa dei paesi maggiormente colpiti dall’apidemia. Grazie al suporto dei paesi più ricchi si potrebbe ricostruire una normale vita quotidiana per la popolazione e rimettere le economie dell’Africa centrale sulla strada della crescita
“La popolazione ha bisogno di aiuti economici, e ne ha bisogno ora”, spiega il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri. Secondo i dati della Banca Mondiale, dallo scoppio dell’emergenza Ebola in Sierra Leone quasi 180.000 persone hanno perso il lavoro e in Liberia la metà dei capo famiglia è disoccupata. Il crollo dei redditi è esacerbato inoltre dalla crescita dei prezzi dei generi alimentari. In Liberia il prezzo del riso è aumentato del 40% rispetto alla media stagionale. A complicare il quadro si aggiunge il fatto che i tassi di povertà nei paesi colpiti dall’Ebola erano già molto elevati prima dello scoppio dell’epidemia. Anche se prima della guerra i paesi erano tra quelli con un tasso di crescita economica più alta di tutta l’Africa, con percentuali sopra il 5%. Adesso però è necessario ripartire.