Uno dei tre rapitori della cooperante italiana Silvia Romano sarebbe stato arrestato dalla polizia del Kenya. A riferirlo sono diversi media locali, che citano il capo della polizia amministrativa, James Akoru. L'uomo si chiamerebbe Ibrahim Omar e sarebbe stato catturato in una abitazione nel villaggio di Bangale, nella contea di Tana River. Nella casa sarebbero stati trovati un kalashnikov e 100 munizioni.
Timori
Le operazioni di ricerca della giovane volontaria sono diventate una vera e propria corsa contro il tempo. Il timore espresso dalle autorità del Paese africano è che Silvia possa essere venduta ai gruppi jihadisti. “Non posso fare ulteriori commenti sulle indagini – ha detto il funzionario di polizia Bernard Leparmarai al quotidiano keniota Nation – Lasciamo che la polizia faccia il proprio lavoro. Continuiamo a pensare che i rapitori siano criminali dediti all’estorsione, che potrebbero pensare di vendere la ragazza ai terroristi di al-Shabaab”.
Ricerche
Sinora, ha aggiunto, le ricerche sono state rese difficili dalle “condizioni meteo avverse e dalla rete stradale”. I rapitori, in questo momento, secondo un'altra fonte investigativa, “si trovano nella contea del fiume Tana, hanno difficoltà a reperire mezzi di trasporto. Due loro motociclette, che sono state recuperate dalla polizia, si sono rotte nella foresta”. È escluso che rapitori ed ostaggio siano arrivati in Somalia. “Sospettiamo che siano nascosti da qualche parte nella foresta, aspettano che il caldo diminuisca per poter proseguire il loro viaggio”, ha aggiunto la stessa fonte.