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Seggi aperti per la “battaglia di Delhi”

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Seggi aperti per la cosiddetta “battaglia di Delhi”, l’elezione per il governo della capitale indiana. A contendersi 70 seggi ci sono 673 candidati appartenenti a vari schieramenti. Secondo i sondaggi sono due i partiti favoriti: il Bjp del premier Narendra Modi che candida a governatore una donna, Kiran Bedi, e l’Aap (Partito dell’uomo comune) che candida Arvind Kejriwal, l’uomo che nel 2013 aveva creato un governo di minoranza a Delhi. Alle spalle dei primi due, il Partito del Congresso di Sonia Gandhi.

Lo scorso maggio, come da previsioni, la coalizione di centrodestra guidata da Narendra Modi, leader del partito nazionalista indù, vinse le elezioni nazionali  conquistando gli oltre 272 seggi necessari per formare una maggioranza alla camera bassa (o lok sabha). La destra indiana tornò così al potere dopo 10 anni; dalle urne è uscì sconfitto il congresso, lo storico partito guidato dall’italo indiana Sonia Gandhi e dal figlio Rahul. Questo voto a New Delhi servirà per testare gli equilibri anche nazionali.

Mattia Sheridan: