La nave Sea Watch dell'omonima ong tedescaĀ ĆØ di nuovo in attesa di cenni dall'Europa per sbarcare il carico di 47 migranti – tra cui 8 minori non accompagnati – soccorsi ieri in mare.Ā
In attesa
“Siamo ancora in zona Sar ma nessuno si ĆØ ancora assunto il coordinamento dell'operazione” hanno spiegato i volontari all'Ansa. “Chiediamo istruzioni e restiamo in attesa – continuano -. Siamo stati rimandati ai libici che perĆ² non rispondono. Non c'ĆØ modo di parlare con loro, non rispondono neanche al telefono“. Il meteo, hanno aggiunto, “purtroppo ĆØ in peggioramento. Noi restiamo sempre in attesa di istruzioni. I ragazzi sono in buona salute, ieri hanno ricevuto la prima assistenza medica“.
Affondo
Ieri la ong aveva chiestoĀ “con forza” una “soluzione rapida” secondo il diritto internazionale: “Non deve ripetersi il fallimento morale di negare alle persone i loro diritti fondamentali tenendoli in ostaggio in mare per 19 giorni“. Il riferimento ĆØ all'ultimo salvataggio effettuato dalla nave battente bandiera olandese, il 22 dicembre scorso, di 32 persone che rimasero a bordo 19 giorni senza il permesso di poter sbarcare. “L'Europa non solo lascia annegare donne, uomini e bambini, ma ostacola colpevolmente coloro che vogliono aiutare – ĆØ l'accusa della ong -. Questa politica disumana deve finire ora, non c'ĆØ piĆ¹ tempo di aspettare che i leader.
La nave
La Sea-WatchĀ 3 ĆØ attualmente l'unica nave civile di soccorso nel Mediterraneo, insieme all'aereo da ricognizione Moonbird.Ā “Siamo molto felici di averli trovati in tempo – afferma Kim Heaton-Heather, capo missione di Sea-Watch, riferendosi ai naufraghi che la nave del'iong ĆØ riuscita a recuperare – Con un'Europea che non intende salvare e collaborare, rimangono le ormai pochissime navi civili di soccorso che fanno del loro meglio per soccorrere vite umane e difendere i diritti umani in mare”.Ā