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Scrittore detenuto per “spionaggio”

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Yang Hengjun, scrittore australiano ed ex diplomatico cinese, si trova in regime di detenzione per il sospetto di avere condotto attività che minacciano la sicurezza dello Stato. Lo ha confermato la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, nel corso della conferenza stampa odierna, parlando di “misure coercitive” nei suoi confronti.

Il caso

La notizia della scomparsa di Yang, in seguito a un viaggio in Cina con la moglie e il figlio, era emersa nella giornata di ieri dal governo australiano, e secondo una persona che conosce lo scrittore e blogger di origini cinesi, citata dal Guardian, l'uomo si trovava in stato di detenzione in Cina. Secondo l'avvocato di Yang, Mo Shaoping, citato dall'agenzia Reuters, il suo caso viene gestito ora dal ministero della Sicurezza Statale, l'agenzia del governo cinese che si occupa dello spionaggio. 

Il personaggio

Yang è noto per la sua attività di blogger, oltreché di scrittore, e dal suo blog ha in più occasioni trattato argomenti relativi al governo cinese. Secondo quanto dichiarato nelle scorse ore dal ministro della Difesa australiano, Christopher Pyne, l'uomo si troverebbe in regime di sorveglianza residenziale “che sarebbe normalmente descritta come arresto domiciliare”. Il suo caso è il terzo in poche settimane di un cittadino straniero indagato per attività che minacciano la sicurezza statale, dopo quelli dei cittadini canadesi, Michael Kovrig e Michael Spavor, detenuti dal 10 dicembre scorso: i loro casi vengono spesso messi in relazione all'arresto a Vancouver della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, anche se Pechino ha sempre smentito un collegamento tra le vicende, insistendo per la libertà completa della numero due del colosso delle telecomunicazioni, rilasciata su cauzione, che rischia l'estradizione negli Usa per il sospetto di violazione delle sanzioni all'Iran. 

Francesco Volpi: