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Scozia, i militari: “Con l’indipendenza più vulnerabili”

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“In quanto ex capi della Royal Navy, dell’esercito britannico e della Royal Air Force, sappiamo che è fantasia parlare di forze armate regionali: ci addestriamo come uno, combattiamo come uno e siamo sotto un unico comando. Noi non siamo, e non siamo mai stati, strutturati per la divisione. Minerebbe sia la difesa scozzese che quella del resto del Regno Unito. La divisione della Gran Bretagna può o non può essere politicamente o economicamente sensata, ma in termini militari siamo chiari: ci indebolirà tutti».

È quanto scritto in una lettera aperta indirizzata al popolo scozzese a firma da 14 ex militari, pubblicata oggi sul giornale The Sun. Secondo loro non è da considerare solamente il lato economico della separazione, ma anche il prevedere futuri attacchi, in funzione anche delle minacce che arrivano da parte dell’Isis. Il referendum per l’indipendenza della Scozia è previsto per domani 18 settembre mentre gli ultimi sondaggi vedono il 52 % degli scozzesi intervistati orientati verso il “no” e il restante 48 % verso il “sì”.

Mentre da una parte gli ex capi delle forze armate consigliano di evitare la secessione, dall’altra il leader dell’Snp, Alex Salmond si rivolge agli scozzesi spronandoli: “Facciamolo! Lo spazio per le parole è quasi esaurito. Restiamo noi, la gente che vive e lavora qui. Gli unici che votano, coloro che contano. Il futuro della Scozia, il nostro paese, è nelle nostre mani”.

Manuela Petrini: