Botta e risposta tra Ue e Usa sui nuovi dazi commerciali voluti dal presidente Trump. L'Unione continua a chiedere di essere “esclusa” dalle tasse doganali del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio annunciate giovedì scorso dalla Casa Bianca, ma il tycoon, tuona su Twitter chiudendo ogni spirglio di trattative: “L'Unione europea Paesi meravigliosi che trattano gli Usa molto male sul commercio, si stanno lamentando delle tariffe su acciaio e alluminio. Se lasciano cadere le loro orribili barriere e tariffe su prodotti Usa in entrata, anche noi lasceremo cadere le nostre. Grande deficit. Altrimenti tassiamo le auto, etc. Giusto!”.
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Ue e Usa a colloquio
Il presidente statunitense aveva ribadito la sua decisione di imporre i dazi anche ieri in una telefonata avuta con il presidente francese Emmanuel Macron durante la quale i due leader “hanno discusso delle alternative per rispondere alle preoccupazioni degli Stati Uniti”. In giornata la commissaria europea al Commercio Cecilia Malmstroem invece, dopo un colloquio a Bruxelles definito “franco” con il rappresentante americano al Commercio, Robert Lighthizer, aveva twittato: “Come stretto partner commerciale e nel settore della sicurezza degli Stati Uniti, l'Ue deve essere escluso dalle misure annunciate”. “Nessuna chiarezza immediata sull'esatta procedura americana per un'esenzione (dai dazi), dunque le discussioni continueranno la prossima settimana”, aveva concluso Malmstroem.
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Appello congiunto Ue-Giappone
Prima del bilaterale con il rappresentante americano, la commissaria europea aveva avuto un incontro congiunto con lui e con il ministro dell'Economia e dell'Industria giapponese Hiroshige Seko, nell'ambito della cooperazione tra Bruxelles, Washington e Tokyo lanciata a margine della ministeriale del Wto del dicembre scorso per affrontare temi come le pratiche commerciali distorsive che portano a sovracapacità in settori come quelli dell'acciaio. Nel corso dell'incontro, la Malmstroem e Seko hanno sottolineato “la loro forte preoccupazione” per i dazi annunciati dal presidente Trump, esprimendo l'auspicio che le esportazioni europee e quelle giapponesi verso gli Stati Uniti siano esentate dall'applicazione di tariffe più alte.