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Scontri a Parigi: lacrimogeni sui black bloc

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Parigi blindata con 7.500 agenti schierati sulle strade per controllare tre manifestazioni, di cui due non autorizzate, che si snodano nella capitale, una sul clima, una contro la riforma delle pensioni e poi il 45° sabato dei gilet gialli con gli appelli di questi ultimi sui social network che si sono moltiplicati al motto di “tutta la Francia a Parigi”. Il tutto in concomitanza con la Giornata del Patrimonio, iniziativa culturale di apertura di palazzi storici, tra cui l'Eliseo. Nelle strade più a rischio, prima fra tutti gli Champs-Elysees, hanno fatto ritorno i blindati della gendarmeria e le camionette. Diverse linee della metro sono state bloccate, così come alcuni siti istituzionali e turistici. 

Situazione critica

La polizia ha annunciato che è salito a più di 100 il numero dei manifestanti fermati nel corso delle proteste dei gilet gialli e di aver effettuato oltre 600 controlli. Sul piazzale della stazione Saint-Lazare dove sono radunati i gruppi di gilet gialli si segnalano i primi incidenti, con la polizia che ha lanciato lacrimogeni per disperdere i facinorosi a causa dell'infiltrazione di black bloc nel corteo. Le forze dell'ordine denunciano “violenze” commesse da questi individui e – su Twitter – invitano i manifestanti ad “emarginarli”. Problemi anche durante la marcia per il clima, partita alle 14 dal giardino del Luxembourg. Anche qui la polizia sembra abbia fatto uso di lacrimogeni per respingere il tentativo degli elementi violenti di unirsi ai manifestanti per il clima. Lungo il percorso, nel quartiere latino, sono state danneggiate banche, agenzie di assicurazione e immobiliari. Sono visibili incendi a boulevard Saint-Michel. Uno dei manifestanti violenti è stato fotografato e la foto postata su Twitter.  Di fronte al clima di tensione, i movimenti ecologisti di Greenpeace e Youth For Climate hanno invitato i loro sostenitori ad abbandonare la manifestazione.

Milena Castigli: