Giornata di tafferugli all’aeroporto internazionale di Nairobi, in Kenya, dove il personale ha scioperato ed è stato fronteggiato dalla polizia.
Intossicati
Centinaia di viaggiatori sono rimasti bloccati nello scalo e alcuni sono stati intossicati dai gas lacrimogeni usati dalle forze dell’ordine per disperdere i manifestanti. Dopo che i primi voli, dalla mezzanotte in poi, hanno iniziato a rimanere a terra, ai passeggeri è stato consigliato di non recarsi al Jomo Kenyatta International Airport (Jkia), il più trafficato dell’Africa orientale, fino a ulteriore notifica. Ma centinaia di passeggeri erano già in aeroporto, alcuni aspettavano già da ore di partire.
Caos
Nel terminal ci sono stati momenti di confusione e tensione, quando la polizia ha usato i lacrimogeni contro i manifestanti e ha arrestato un sindacalista, accusato di fomentare i lavoratori. Finite le 12 ore di sciopero, la situazione si è tranquillizzata e i primi voli sono già ripartiti, anche se numerosi passeggeri sono ancora in attesa di avere informazioni sul loro viaggio.
La mobilitazione
“E’ uno sciopero illegale, un sabotaggio, un’azione criminale che deve essere punita”, ha tuonato il ministro dei Trasporti del Kenya, James Macharia. I lavoratori dello scalo kenyota protestavano contro il piano di fusione tra la Kenya Airways e la Kaa, la società statale che opera lo scalo di Nairobi, perché temono che l’operazione porti alla perdita di posti di lavoro. “Abbiamo dato loro garanzie che questo non succederà“, ha spiegato Macharia, definendo lo sciopero “ingiustificato”.