Il presidente iraniano Hassan Rohani ha invitato i Paesi musulmani a “punire” l’Arabia saudita per suoi “crimini”, parole di una violenza senza precedenti in più di due decenni di tensione tra le due potenze. “I Paesi della regione e del mondo islamico devono coordinarsi per risolvere i problemi e punire il governo saudita”, ha detto Rohani nel corso di una riunione di gabinetto, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Irna.
“Se il problema con il governo saudita si limitasse all’hajj, potremmo aver trovato una soluzione. Ma purtroppo questo governo, con i crimini che ha commesso nella regione e il suo sostegno al terrorismo, versa il sangue dei musulmani in Iraq, in Siria, e Yemen e quotidiamamente bombarda selvaggiamente le donne e i bambini yemeniti”. Rohani ha aggiunto che i musulmani dovrebbero coordinare le loro azioni perche’ “l’hajj si svolga” normalmente e “i Paesi della regione siano sbarazzati del sostegno di questo regime al terrorismo in modo che il popolo yemenita possa vivere in pace e sicurezza”.
I rapporti tra Iran e Arabia Saudita sono tesi da anni per motivi di natura religiosa. Mentre il regime di Riad è di tradizione sunnita, quello di Teheran è sciita. Sul piano della politica internazionale va poi registrata la storica alleanza saudita con gli Stati Uniti, viceversa ancora chiamati “Grande Satana” dai conservatori iraniani, che fanno capo alla guida spirituale Khamenei. La recente uccisione del saudita di minoranza sciita Nimr al Nimr, condannato a morte e giustiziato in Patria, ha scatenato le proteste di Teheran. A questo si aggiunge il caso Yemen, dove Riad sta appoggiando militarmente il regime sunnita, scalzato dalla ribellione degli sciiti Houti, sostenuti dall’Iran.