Non accenna a diminuire la tensione tra India e Pakistan che, proprio lungo la linea di confine nel Kashmir conteso, si sono scambiati colpi di artiglieria che hanno causato quattro morti. Due fratelli e la loro madre sono rimasti uccisi nella propria abitazione da un colpo sparato dai militari pachistani nella regione di Poonch, nella zona del Kashmir controllato dall'India. Un ragazzo è stato invece ucciso dai colpi sparati dai militari indiani su alcuni villaggi. Centinaia di persone sono state costrette a fuggire dalla zona per finire al centro del fuoco incrociato.
Le tensioni dei giorni scorsi
Già nei giorni scorsi si erano verificati episodi che avevano fatto salire la tensione tra i due stati. Lo scorso 27 febbraio le forze armate di Islamabad avevano annunciato di aver abbattuto due caccia indiani penetrati nello spazio aereo pakistano. Il giorno prima, alcuni caccia di Nuova Delhi avevano bombardato “accampamenti di estremisti” nel Kashmir pachistano, azione che segue di due settimane un grave attentato kamikaze che ha causato la morte di 42 poliziotti nel Kashmir indiano.
Reciproche accuse
L'esercito pakistano ha accusato l'India di aver violato il suo spazio aereo e, in risposta, ha fatto alzare in volo i caccia. Nel frattempo, con l'escalation che rischia di sfociare in uno scontro aperto, la comunità internazionale – in primis Cina e Ue – ha invitato alla “moderazione”. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha parlato al telefono con i ministri degli Esteri di entrambi i Paesi. “Ho riferito a entrambi i ministri che incoraggiamo India e Pakistan a esercitare moderazione ed evitare l'escalation a tutti i costi”, ha dichiarato il capo della diplomazia americana, secondo quanto riporta una nota del dipartimento di Stato Usa. “Ho anche incoraggiato entrambi i ministri a dare la priorità alla comunicazione diretta ed evitare ulteriore attività militare”, ha aggiunto.