Il tribunale di Kirov ha condannato a cinque anni di reclusione con pena sospesa il blogger, attivista – e noto oppositore di Putin – Alexei Navalny. La corte ha accusato il blogger di appropriazione indebita dei fondi della compagnia nel processo-bis Kirovles. Navalny ha affermato che la sentenza della corte sia legata alla sua attività politica e alle sue intenzioni di candidarsi alle presidenziali del 2018.
I processi
A 40 anni, il noto blogger è finito in manette più volte. Dopo il processo del 2013 – prima condannato da una Corte russa, ma poi scarcerato grazie alla Corte Europea dei diritti dell’uomo – Navalny era stato messo agli arresti domiciliari con il divieto assoluto di comunicare con l’esterno. Quello stesso anno si è candidato per il ruolo di sindaco di Mosca, ricevendo il 27 per cento dei voti. Inoltre, nel 2014, lui e il fratello sono stati condannati con l’accusa di aver rubato 30 milioni di rubli da due società.
La lotta alla corruzione
Da diversi anni l’attivista porta avanti una battaglia contro la corruzione del governo. Dal 2008 ha ideato un metodo originale, grazie al quale alcuni media lo hanno paragonato a Julian Assange. Per reperire informazioni e dati, ha iniziato ad acquistare piccolo quote di società controllate dallo stato, molte delle quali con consiglieri di amministrazione di nomina governativa. Come piccolo azionista Navalny poteva ottenere informazioni sulla gestione del capitale e dei dividendi e su quali enti beneficiavano, per poi raccontare tutto sul suo blog. In teoria questi dati dovrebbero essere di pubblico dominio, ma in Russia rimangono riservate alle aziende.