Nelle prime ore della mattina aerei israeliani hanno colpito una serie di obiettivi a sud del territorio di Gaza, si tratterebbe della prima azione militare nella Striscia dall’ultima operazione ‘Margine Protettivo’ di quest’estate e che ha messo fine a 50 giorni di conflitto sanguinario. Il raid è una risposta al lancio, avvenuto ieri pomeriggio, di un razzo dall’enclave palestinese. Alcune fonti dell’esercito israeliano spiegano che l’obiettivo dell’attacco di oggi è una postazione di Hamas.
Nell’area di Khan Yunis, a Gaza, gli abitanti affermano di aver sentito due forti esplosioni, ma il portavoce del ministero garantisce che non ci sono feriti né alcun danno al territorio. L’esercito israeliano conferma l’operazione militare e dichiara che “ha colpito una postazione logistica del gruppo terrorista Hamas”. Il portavoce militare Peter Lerner ha motivato il raid di questa notte spiegando che l’organizzazione palestinese è responsabile dell’attacco di ieri contro Israele.
Intanto Ynet, il sito del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, rende noto che il movimento islamico di resistenza ha cominciato a ricostruire i così detti ‘tunnel del terrore’ distrutti durante l’offensiva israeliana della scorsa estate e che Hamas stia organizzando una nuova strategia di guerra contro lo Stato ebraico.