Stavolta non sono solo i gilet gialli alla genesi del caos: contro la riforma delle pensioni approvata dal presidente Macron, per le strade di Francia si riversano insegnanti e studenti, operai e rappresentanti di quasi ogni categoria di lavoratori. E ci sono anche loro, i black-bloc. La Francia li temeva, le autorità avevano predisposto precauzioni, reso off limits alcune aree ma non è bastato. Almeno non del tutto. A Place del République si materializzano scene già viste in altre occasioni, con veicoli incendiati, vetrine di negozi distrutte e lanci di oggetti verso le Forze dell'ordine, che hanno risposto con gas lacrimogeni all'indirizzo di un gruppo di manifestanti vestiti di nero (circa 500). Le paure legate allo sciopero nazionale si stanno concretizzando, come previsto, nel centro di Parigi, dove perfino le telecamere dei cronisti sono state prese di mira dai black-bloc. Un giovedì nero che, secondo le previsioni, potrebbe prolungarsi ben oltre la singola giornata di proteste, visto che lo sciopero è stato proclamato a oltranza e che i disagi interesseranno probabilmente larga parte dei servizi, dal trasporto aereo a quello ferroviario, con i sindacati Ratp a dichiarare che lo stato di agitazione durerà almeno fino a lunedì.
Sciopero a oltranza
Una situazione speculare a quanto accadde nel 1995, con la riforma varata dal governo di Alain Juppé nell'”autunno caldo” che provocò un'ondata di dissenso in grado di paralizzare il Paese intero, tanto che l'esecutivo fu costretto al dietrofront. Al momento non è chiaro quale deriva prenderanno le manifestazioni, né quali contromisure verranno prese dal governo ma, al momento, la situazione a Parigi resta di altissima tensione: anche il corteo in marcia lungo Boulevard de Magenta desta preoccupazione alle Forze dell'ordine anche se, al momento, i principali focolai del disordine si sono registrati a Place de la République, dove il cordone degli agenti in tenuta antisommossa sta cercando di contenere l'avanzata del nutrito gruppo di black-bloc.
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