La voce degli ultimi

sabato 16 Novembre 2024
14.6 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 16 Novembre 2024

Rifiuta la conversione all'islam: bruciata viva

Il rifiuto di convertirsi all'islam è costato tantissimo a una ragazza cristiana del Pakistan, bruciata viva dal suo fidanzato. 

Dinamica

Stando alla versione della polizia i due giovani di Sialkot (nel Punjab) volevano sposarsi, ma avevano posto come condizione la conversione dell'altro alla propria religione. Quando Muhammad Rizwan (il ragazzo) ha capito che Asima (questo il nome della vittima) non avrebbe mai abiurato il cristianesimo l'ha cospars di cherosene e le ha dato fuoco. La giovane è ora ricoverata al Mayo Hospital di Lahore con ustioni sull'80% del corpo. Muhammad, reo confesso, è stato arrestato. 

Giallo Sana

Un fatto brutale, che arriva a poche ore dalla morte di Sana Cheema, la giovane pachistana residente a Brescia che avrebbe voluto sposare un italiano morta nel suo Paese in circostanze misteriose. Il padre e il fratello della ragazza (che secondo la prima versione avrebbero sgozzato proprio per impedire il suo matrimonio con un occidentale) sono stati liberati. “Intorno a mezzogiorno, ho chiamato il padre di Sana al cellulare: mi ha parlato al cellulare, è libero. Come può essere stato lui, se non è in prigione?”, ha riferito Nasser, giovane tunisino che da un mese vive al primo piano della stessa palazzina della famiglia pakistana e che conosceva bene la giovane. L'uomo ha anche mostrato l'elenco delle chiamate, secondo quanto riferito da Brescia Oggi.
Il segretario nazionale della comunità pakistana in Italia, intervenuto a una manifestazione a Brescia, ha confermato che il padre e il fratello sono liberi ma ha precisato che “è stata aperta un'inchiesta per capire cosa
sia realmente successo”. “Ci sono due versioni contrastanti, c'è chi dice che è stata uccisa ma altre fonti che è morta per un malore“, ha spiegato, “in 48 ore aspettiamo di avere notizie certe”, ha aggiunto. 
Il papà al telefono ha sostenuto che la figlia è morta per un malore e anche gli abitanti del villaggio della famiglia si sarebbero tutti schierati a difesa dei familiari di Sana. “L'ho sentito scosso e triste da quanto accaduto, e mi ha confermato che la figlia è morta a causa di un malore”, ha dichiarato il vicino tunisino.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario