Il Giappone ha revocato lo status di partner privilegiato alla Corea del Sud. Da oggi le aziende sudcoreane devono ottenere una specifica licenza per importare le componenti utilizzate, comprese quelle tra l'altro, utilizzate nella produzione di semiconduttori, gli schermi per i telefonini e gli apparecchi televisivi. Tutti materiali considerati da Tokyo 'delicati' perché possono essere impiegati per scopi militari e anche nella produzione di armi biologiche e chimiche.
Restrizioni export
Il ministro del Commercio giapponese Hiroshige Seko ha confermato oggi che Tokyo andrà avanti con l’idea di revocare alla Corea del Sud lo status di partner commerciale di fiducia, una mossa che s’inquadra nel deterioramento rapido delle relazioni tra i due principali alleati degli Usa in Asia orientale, iniziato la scorsa settimana quando la Corea del Sud ha deciso di non rinnovare il cruciale accordo militare GSOMIA per la condivisione delle intelligence con il Giappone, provocando così anche l’irritazione degli Stati uniti. “Noi andremo avanti col piano”, ha detto Seko. “E’ una decisione interna – ha continuato su Aska news – che punta a effettuare i controlli appropriati sull’export. Non vuole impattare nelle relazioni tra Giappone e Corea del Sud”. Per l’economia sudcoreana, che è fortemente incentrata sulla produzione di elettronica e che però è anche molto esposta all’importazione di componenti per questa produzione dal Giappone, potrebbe essere un grave colpo. Aziende cruciali come la Samsung potrebbero subire un danno grave.