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Revoca shutdown, ok della Camera e Trump firma

Dopo l'ok del Senato è arrivato anche quello della Camera: il Congresso degli Stati Uniti vota per la riapertura del governo federale, a distanza di meno di tre giorni dallo shutdown. Via libera, dunque, ai finanziamenti fino al prossimo 8 febbraio e al fronte comune sui “dreamers”, i figli di immigrati clandestini: il provvedimento è poi passato sulla scrivania del presidente Donald Trump, dal quale è stato firmato. Del resto, come spiegato dal leader della minoranza democratica in Senato, Chuck Schumer, l'intesa delle due ali del Congresso sulla revoca dello shutdown coincide con la prosecuzione “del negoziato in vista di un accordo globale”. Il che, tradotto, significa un impegno reciproco su alcune tematiche, prima fra tutte quella dell'immigrazione.

La questione “dreamers”

La due giorni di arresto parziale del governo federale, d'altronde, era coinciso proprio dalla bagarre sulla questione immigrati, nello specifico i cosiddetti “dreamers” posti finora sotto la protezione di un disegno di legge risalente alla presidenza Obama, approvato all'epoca dal Senato ma, oggi, fortemente avversato dal presidente Trump. Grazie all'accoro bipartisan raggiunto fra repubblicani e democratici, ci sarà ora tempo fino al 4 marzo per trovare la soluzione che possa scongiurare un'espulsione di massa per quella data. Nei giorni scorsi, il Tycoon aveva incontrato lo stesso Schumer, con l'esponente del partito d'opposizione a premere per avere garanzie sul futuro dei “dreamers” e a promettere una prima parte di finanziamento in relazione al muro con il Messico, fortemente caldeggiato dai repubblicani.

Ottimismo politico

L'accordo, alla fine, è stato trovato a metà strada: garanzie di impegno sulla risoluzione del nodo migranti da una parte e finanziamenti dall'altra, almeno fino all'inizio del prossimo mese. “E' una buona notizia per il Paese – ha commentato il senatore democratico Sherrod Brown – , ha detto ai giornalisti il senatore democratico Sherrod Brown dell'Ohio, uniformandosi al pensiero di Sarah Huckabee Summers, la quale ha spiegato di essere “lieta che i Democratici al Congresso abbiano riacquistato i sensi e siano ora disposti a finanziare la nostra grande pattuglia militare, di frontiera, e di primo soccorrso”. Il nodo centrale, però, resterà la risoluzione della situazione dei figli degli immigrati, per i quali il tempo stringe.

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