Juergen Todenhoefer, reporter tedesco, è il primo occidentale ‘embedded’, ossia al seguito dello Stato islamico. Alla luce della sua esperienza ha affermato: “L’Occidente sottovaluta drammaticamente la dimensione del pericolo” dell’Isis che tra l’altro “sembra funzionare bene come Stato,come altri Paesi totalitari della regione”, ha scritto in un post sul suo sito. Il giornalista è stato tra i jihadisti che hanno decapitato centinaia di persone negli ultimi mesi,tra i quali il reporter Usa, James Foley, accompagnato dal figlio. “Solo gli arabi moderati possono fermare l’Isis,non l’Occidente”.
Il giornalista spiega che aveva bisogno di materiale autentico sull’Isis per un libro in programma. “E’ ciò si ottiene solo in loco. Ho fatto così per tutti i miei libri”, racconta Todenhoefer che ricorda le insistenti preghiere dei familiari per farlo desistere dai suoi propositi. In breve ha raccontato “le sette impressioni più forti” sul suo sito. “I combattenti dell’Isis sono più intelligenti e pericolosi di quanto i nostri politici suppongano: in pochi mesi hanno conquistato un territorio grande come la Gran Bretagna. Al Qaeda in confronto è un nano.”