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Referendum per la Catalogna indipendente, Artur Mas interdetto per due anni dai pubblici uffici

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Artur Mas, il secessionista ed ex presidente della Catalogna, è stato condannato per “disobbedienza”, e quindi interdetto per due anni dai pubblici uffici, per aver promosso nel 2014 un referendum consultivo sulla indipendenza della regione spagnola. Con Mas sono stati condannati anche la ex vicepresidente Joana Ortega e la ex ministra catalana Irene Rigau, a rispettivamente 21 mesi e 18 mesi di interdizione. La procura chiedeva 10 anni di interdizione per Mas e 9 per Ortega e Rigau.

Un nuovo referendum entro settembre

I tre dirigenti secessionisti erano stati incriminati l’anno scorso per “disobbedienza” per avere promosso il 9 novembre 2014 un referendum consultivo nonostante il divieto della Corte Costituzionale di Madrid. I partiti indipendentisti che hanno la maggioranza assoluta nel parlamento di Barcellona e appoggiano il presidente catalano Carles Puigdemont, successore di Mas dalla fine del 2015, prevedono di convocare un referendum vincolante sulla indipendenza entro la fine di settembre nonostante l’opposizione del premier spagnolo Mariano Rajoy, che non esclude misure coercitive per impedirlo.

I sondaggi

Secondo gli ultimi sondaggi il “si” e il “no” all’indipendenza sono per ora in pareggio tecnico in seno alla popolazione catalana. In una prima reazione il partito della sinistra catalana Erc che fa parte del governo di Puigdemont ha definito la sentenza “indegna e antidemocratica”, decisa al termine di un “processo politico”. Puigdemont ha scritto di recente a Onu e Consiglio d’Europa denunciando la “persecuzione giudiziaria” di Madrid contro i dirigenti indipendentisti.

Le dichiarazioni di Mas

In Spagna “si perseguono le persone per le loro idee”, ha dichiarato Mas dopo la lettura della sentenza, sottolineando che “la legge non è uguale per tutti”. Inoltre, l’ex presidente della Catalogna ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza, sia davanti alla corte suprema che davanti alla Corte di Strasburgo. “Noi abbiamo idee indipendentiste e vogliamo aprire le urne ai cittadini – ha dichiarato Mas -. Le nostre idee non solo non piacciono, ma le attaccano per cielo, mare, cielo e con condanne come questa”.

 

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