E' di almeno 26 feriti – fra cui donne e bambini – il bilancio dell'attacco missilistico contro l'aeroporto civile di Abha, nel sud dell'Arabia Sauita.
Il lancio era stato annunciato e rivendicato stamani dagli insorti sciiti yemeniti Houti, vicini all'Iran. I ribelli avevano detto di aver sparato un missile da crociera e di aver colpito l'aeroporto, che si trova circa 200 km a nord dal confine con lo Yemen. Le autorità saudite affermano che i 26 feriti, di nazionalità saudita e yemenita, sono stati subito trasportati in ospedale e curati per ferite lievi prima di essere dimessi.
L'accusa
E nonostante la rivendicazione esplicita da parte degli Houti, Riad è convinta che dietro l'attacco si nasconda Teheran, principale rivale regionale. In un comunicato diffuso dalla tv al Arabiya, il portavoce della coalizione anti-Houthi a guida saudita, il colonnello Turki al Maliki, ha affermato che “finora le prove raccolte suggeriscono che il corpo iraniano dei Guardiani della Rivoluzione abbia fornito gli armamenti che hanno colpito l'aeroporto”. “Se un missile da crociera, che vola più basso di un missile balistico, è stato usato nell'attacco – ha detto Maliki – vuol dire che l'Iran fornisce ai miliziani armamenti più sofisticati, e questo aumenta le nostre preoccupazioni”. “L'attacco – ha concluso – può essere descritto come crimine di guerra e in risposta la Coalizione prenderà urgenti provvedimenti”.