Nuova escalation di tensione in Israele che, nella giornata di oggi, è stata raggiunta da una raffica di razzi che sono stati sparati dalla Striscia di Gaza in risposta a una serie di attacchi aerei israeliani che hanno causato almeno 5 vittime. Il conflitto si è riacceso nella giornata di venerdì, quando due soldati israeliani sono stati feriti da colpi di arma da fuoco sparati da Gaza vicino al confine.
La salva di razzi
Secondo la radio militare sirene di allarme hanno risuonato a Beit Dagan (a sud est di Tel Aviv),a Beit Shemesh (ad ovest di Gerusalemme) e a Kiryat Gat (nel Neghev settentrionale). Gli attacchi palestinesi dad Gaza sono proseguiti per diverse ore e, secondo la radio militare, sono stati sparati circa 200 razzi. Sempre secondo la stessa fonte, in un attacco su Gaza l'aviazione ha distrutto un tunnel sotterraneo della Jihad islamica a Rafah nel sud della Striscia dal quale si progettavano attacchi in Israele. La televisione commerciale Canale 12 aggiorna che a Kiryat Gat un razzo palestinese ha centrato una scuola che era chiusa per il riposo sabbatico. Una donna che era nelle vicinanze, ha aggiunto l'emittente, è rimasta ferita ma non sono ancora nota le sue condizioni.
Israele accusa la jihad islamica
Nel frattempo, Israele ha accusato la Jihad islamica come principale attore nella nuova escalation del conflitto nella Striscia di Gaza. E' quanto ha affermato il portavoce militare Jonathan Conricus secondo cui la Jihad ha poi trascinato Hamas nella tensione attuale. “La settimana scorsa la Jihad – ha spiegato – ha sparato un razzo verso il sud di Israele, ieri un suo cecchino ha ferito due soldati e inoltre nelle ultime ore ha intensificato gli sforzi per attivare un tunnel di attacco sotto il confine di Israele – ha concluso -. E' stata la Jihad a provocare l'attuale destabilizzazione“. Cornicus, inoltre ha ribadito che “Israele continua a ritenere Hamas responsabile di quanto avviene nella Striscia Gaza, ma a quanto pare Hamas si è lasciato intimorire dalla Jihad“.