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Raqqa. Mattanza statunitense: 167 civili uccisi in pochi giorni

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167 civili uccisi, tra cui 59 minori, a partire dal 14 agosto fino a ieri, 21 agosto. È successo a Raqqa, in Siria, a seguito dei bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa.

Gli attacchi aerei sono avvenuti a sostegno dell’offensiva delle forze a predominanza curda che avanzano nella città siriana per strapparla al controllo dell’Isis. Lo afferma l’Ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Secondo la stessa fonte, ventisette persone sono state uccise domenica e quarantadue ieri.

Si stima che ancora 25mila civili siano intrappolati a Raqqa e che possano essere utilizzati dai terroristi come scudi umani. Secondo i dati diffusi a marzo proprio dall’Osservatorio siriano dei diritti umani, dall’inizio della guerra in Siria, ossia dal 2011, sono quasi 500mila i morti.

In azione anche la Russia

Prosegue anche l’assalto dell’esercito russo: Mosca ha comunicato che negli ultimi giorni sono stati compiuti 819 raid contro i terroristi dello Stato Islamico. “Per eliminare i terroristi che cercano di ritirarsi verso Deir ez-Zor – ha detto il generale Serghei Rudskoy dello Stato Maggiore russo, citato dalla Tass – l’intensità dei raid dei jet è stata aumentata a 60-70 sortite al giorno”.

Le forze aeree russe in Siria hanno fra l’altro distrutto un grande convoglio di veicoli di miliziani dell’Isis diretti verso Deir ez-Zor, “dove i terroristi di tutto il mondo cercano di ricongiungersi e di dar vita alla loro ultima roccaforte siriana“, ha detto ieri il ministero della Difesa russo, Sergej Kužugetovič Šojgu.

L’annuncio ottimistico della Russia

Truppe russe che raccolgono successi anche nella provincia di Aleppo, città liberata da russi ed esercito siriano a dicembre. “Le forze del Governo siriano – ha detto a tal proposito il generale Sergey Rudskoy – hanno inflitto gravi perdite all’Isis. Sono stati liberati completamente dai miliziani un totale di cinquanta centri abitati e un’area di oltre 2.700 chilometri quadrati” ha spiegato l’alto ufficiale, aggiungendo che “presto sarà liberata anche tutta la Siria centrale”.

Mattia Sheridan: