E'Tre religiosi clarettiani – Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria – sono stati sequestrati nella regione anglofona nel sud-ovest del Camerun. Si tratta di padre Jude Thaddeus Langeh Basebang, padre Placide Muntong e di uno studente della stessa congregazione religiosa.
I tre – secondo quanto riporta l'agenzia Fides – sono stati rapiti il 24 novembre da uomini armati sulla strada per Muyenge, dove si recavano per una missione d'evangelizzazione e assistenza nella locale parrocchia.
Scontri
Il fatto è avvenuto durante l'ennesimo weekend di scontri fra separatisti e militari governativi nelle regioni angolofone, con un bilancio finale di oltre 60 morti. La maggior parte delle vittime è morta nelle località di Babungo, Bali e Batibo, nella regione anglofona del Nord Ovest. Decine di abitazioni sarebbero poi state distrutte a seguito degli scontri. Secondo alcune fonti militari citate dall'agenzia di stampa Apa, le vittime erano in gran parte appartenenti a gruppi armati attivi nella regione.
La vicenda
Dall'ottobre del 2017, quando i separatisti hanno proclamato l'indipendenza della cosiddetta repubblica di Ambazonia, diversi piccoli gruppi di “autodifesa”, come le “Tigri”, le “Forze di Ambaland” e le milizie “Vipers” combattono nelle due regioni del Nord Ovest e del Sud Ovest al fianco dei separatisti delle Forze di Difesa dell'autoproclamata repubblica e di quelle del Camerun meridionale, contro l'esercito del Paese africano.
Onu preoccupato
L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhcr) ha espresso negli scorsi giorni la propria preoccupazione per la situazione in corso nelle regioni anglofone del Camerun, dove l'Onu continua a ricevere segnalazioni quotidiane di violenze commesse contro i civili sia da parte delle forze di sicurezza del paese africano che dai gruppi armati separatisti.
In fuga
In un anno quasi 500mila persone sono state costrette a lasciare le proprie case in queste regioni , a causa di violenze e abusi commessi contro i civili dal governo e dai separatisti. In meno di un anno, sono stati uccisi almeno 160 militari e membri delle forze di sicurezza e oltre 120 scuole sono state incendiate. Amnesty International riporta piu' di 700 vittime civili uccise solo nel 2018.