L’Europa può tirare un sospiro di sollievo, almeno fino a fine mese. Da Bruxelles Russia e Ucraina hanno infatti raggiunto un accordo per le forniture di gas che resterà in vigore fino al 31 marzo. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea con la delega all’energia, Maros Sefcovic. Dopo oltre sei ore di trattative, il vicepresidente ha dichiarato alla stampa: “Siamo riusciti a salvaguardare l’applicazione del pacchetto invernale per le forniture all’Ucraina”. “Inoltre – prosegue Sefcovic – quelle all’Ue restano sicure”.
Né l’Ucraina né l’Europa, dunque, patiranno il freddo in questa coda d’inverno. Ma l’attuale accordo non riguarda le forniture estive. Per tale argomento, tutto è stato rimandato ad un nuovo trilaterale in programma per fine mese. Dagli accordi tra Russia, Ucraina e UE sono escluse le zone controllate dai ribelli filorussi. Al tavolo delle trattative Sefcovic aveva proposto di separare la problematica Donbass da quella del pacchetto invernale, senza il cui rispetto verrebbe meno anche la discussione per quello estivo.
Mentre a Bruxelles si affrontava la questione delle forniture di gas, il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente ucraino Petro Poroshenko e quello russo Vladimir Putin esaminavano in un colloquio telefonico lo stato di attuazione degli accordi di Minsk del 12 febbraio scorso. In una nota diffusa dall’Eliseo, secondo i quattro leader “si osservano progressi ma la situazione va migliorata”. Inoltre, c’è unanime accordo nel “chiedere all’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) di svolgere un ruolo più diretto al fine di migliorare l’applicazione del cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti dal fronte e di fare un rapporto quotidiano sulla loro applicazione”.