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RACKET DEGLI SCAFISTI, L’UE VALUTA LA SOLUZIONE MILITARE

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L’Unione Europea sta valutando una possibile operazione militare per fermare il racket degli scafisti nel Mediterraneo. Lo ha detto il portavoce della Commissione Natasha Bertaud. Intanto è stato comunicato che “Il piano in dieci punti” di Avramopoulos rappresenterà il contributo della Commissione al vertice straordinario di giovedì sull’immigrazione. Si tratta dunque di “un anticipo del contenuto del piano globale” che sarà presentato il 13 maggio e permette al vertice di affrontare le questioni considerate come “più importanti”.

Nel frattempo sono stati complessivamente 638 i migranti tratti in salvo nella giornata di ieri in 6 differenti operazioni, coordinate dal Centro nazionale di soccorso della guardia costiera a Roma. Gli immigrati si trovavano a bordo di 6 gommoni, in acque libiche. Sui punti sono stati inviati nave Fiorillo della guardia costiera, un’unità mercantile ed è stato richiesto l’intervento di una unità della marina militare.

Le prime 93 persone tratte in salvo, di cui 12 donne e 2 minori, sono giunte la notte scorsa sull’isola di Lampedusa a bordo di una unità navale della guardia di finanza. È ancora in corso a circa 80 miglia a sud est delle coste calabresi, una operazione di soccorso a favore di un peschereccio carico di migranti. Sul punto la Centrale operativa di Roma ha dirottato 2 mercantili per dare assistenza. All’alba di oggi, in acque italiane, sono state inviate due motovedette classe 300 della guardia costiera che hanno raggiunto il peschereccio carico di migranti, affiancandolo. Il personale ha tranquillizzato tutti i migranti, distribuendo loro i giubbotti di salvataggio per poi trasbordare i passeggeri e trasferirli su una unità della Marina Militare presente in zona.

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