Giallo sul malore che ha colpito un diplomatico americano in Cina. I sintomi accusati, secondo il segretario di Stato, Mike Pompeo, sarebbero “simili” a quelli avvertiti da diplomatici Usa e canadesi a Cuba, a seguito di presunti attacchi acustici.
Mistero
Pompeo ne ha parlato durante un'audizione davanti alla Commissione Affari Esteri alla Camera. Washington, ha aggiunto il capo della diplomazia americana, ha spostato una squadra medica in zona per lavorare al caso dopo il lieve trauma cranico riportato da un inviato Usa a seguito di un suono “anomalo”. “Stiamo lavorando per cercare di capire cosa è successo sia all'Avana che ora in Cina”, ha sottolineato il segretario di Stato, riferendo dell'impegno di Pechino a collaborare. L'anno scorso nell'isola caraibica 24 diplomatici e le loro famiglie hanno subito misteriosi disturbi somiglianti a traumi cerebrali che sembrerebbero essere stati causati da “attacchi acustici” che hanno colpito anche 10 diplomatici canadesi e relativi familiari.
Incontro Trump-Kim
Durante l'audizione, Pompeo si è soffermato anche sull'incontro fra Donald Trump e Kim Jong-un a Singapore, fissato per il 12 giugno ma in forte dubbio a seguito del riacuirsi delle tensioni tra le due sponde del Pacifico. “La responsabilità del summit fra i due leader ricade su Pyongyang” ha avvertito. “La decisione in definitiva spetta al leader Kim. Lui ha chiesto l'incontro, il presidente ha acconsentito a vederlo”, ha ricordato Pompeo, esprimendo la “speranza che questo incontro avvenga”.