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Pyongyang contro Pompeo: “E' un ostacolo”

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Per la Corea del Nord il mancato decollo dei negoziati con gli Stati Uniti ha un preciso responsabile: Mike Pompeo. Così il governo di Pyongyang ne chiede la sotituzione con un “più accorto e maturo” diplomatico, visto che Pompeo avrebbe mostrato incapacità di comprensione delle posizioni nordcoreane facendo “ingarbugliare” i colloqui sulla denuclearizzazione.

Affondo

Un funzionario del ministero degli Esteri, ha riportato la Kcna, ha sferrato un durissimo attacco dicendo che ogni volta che il segretario di Stato americano “infila il naso, i colloqui tra i due Paesi finiscono senza risultati, anche quando partono da un punto vicino al successo”.

Le critiche

“Temo che se Pompeo riprenderà i negoziati, il tavolo sarà di nuovo in pessime condizioni e i colloqui si impiglieranno – ha notato Kwon Jong-gun, direttore generale del dipartimento per gli Affari americani del ministero – Pertanto, anche nel caso di possibile ripresa del dialogo con gli Usa, vorrei che il nostro interlocutore non fosse Pompeo, ma un'altra persona più accorta e matura nel comunicare con noi”.

Stallo

Il confronto sul nucleare s'è arenato ed è in fase di stallo dal summit di Hanoi di fine febbraio tra il presidente Donald Trump e Kim Jong-un, chiusosi in anticipo e senza accordo per la mancata sintesi tra allentamento delle sanzioni e denuclearizzazione. Kwon ha accusato Pomepo di “errori di interpretazione” su alcune valutazione fatte da Kim durante l'intervento di venerdì all'Assemblea suprema del popolo secondo cui aspetterò “con pazienza” fino alla fine di quest'anno per vedere se gli Usa prenderanno “decisioni coraggiose“. “Ognuno ha una chiara interpretazione del suo discorso che dice che gli Usa dovrebbero cambiare il proprio metodo di calcolo e manifestare misure reattive prima della fine dell'anno. A questo punto, soltanto Pompeo, il segretario di Stato Usa, sta dicendo cose senza senso affermando che il significato è di finire i negoziati a livello operativo tra Corea del Nord e Usa prima di fine anno, cosa che lo sottopone al pubblico ludibrio“.

Condizioni

Kwon, sul punto, appare riferirsi alle valutazioni di Pompeo di lunedì sul discorso di Kim in cui ha affermato di sperare di vedere la denuclearizzazione del Nord prima di fine 2019. “Vorrei cogliere questa opportunità per chiarire ancora una volta a Pompeo il significato della posizione verso gli Stati Uniti spiegata dal presidente della commissione per gli Affari statali (Kim, ndr) nel suo discorso: gli Usa dovrebbero disfarsi delle cause che ci ha spinto a diventare uno Stato nucleare e gli ostacoli sulla via della denuclearizzazione con le loro mani, altrimenti nessuno può predire come possa diventare la situazione nella penisola coreana” ha concluso Kwon

Edith Driscoll: