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Proteste in Iraq: sale a 42 il numero dei morti

E'salito a 42 il numero dei morti nelle proteste popolari per il carovita e la corruzioneĀ in Iraq. Lo ha detto un alto funzionario governativo, aggiornando a 12 il numero delle vittime dell'incendio appiccato ieri daiĀ manifestanti al quartier generale di una potente fazione armata nella cittĆ  di Diwaniya, nel sud del Paese. Il rogo negli uffici dell'organizzazione Badr ĆØ stato l'incidente con piĆ¹ vittime dall'inizio delle proteste antigovernative, riprese dopo la dura repressione delle manifestazioni allā€™inizio di ottobre, costata la vita a 110 persone.Ā La Commissione irachena per i diritti umani ha dichiarato che sono oltre duemila i feriti, colpiti da spari o dai gas lacrimogeni durante i cortei a Baghdad e nel sud del Paese. Ieri in un discorsoĀ alla Nazione, il premier iracheno, Adil Abdelmahdi, ha promesso che la prossima settimana procederĆ  ad un rimpasto del governo. Ma stamani i dimostranti si sono di nuovo radunati a Baghdad, nella centrale piazza Tahrir.

L'appello al PresidenteĀ Salih

Il presidente della Repubblica irachena, Barham Salih, avrebbe ricevuto una telefonata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano. Secondo una nota della presidenza irachena, il cardinale avrebbe ribadito il sostegno allā€™Iraq. Il segretario di Stato Vaticano avrebbe auspicato che ā€œil popolo iracheno possa vivere in pace e armonia e che le aspirazioni di tutti gli iracheni ad avere una vita di libertĆ  e dignitĆ  siano realizzateā€. In merito alle proteste popolari in corso da giorni nel Paese, il Patriarcato caldeo in una nota diffusa dal Sir ha fatto appello ā€œalla coscienza dei responsabili del Paese, perchĆ© ascoltino seriamente le richieste delle persone che lamentano lo stato di miseria in cui vivono e affrontino in particolare la diffusione della corruzione che ha aggravato la situazioneā€. Il Patriarcato esprime ā€œsolidarietĆ  ai manifestantiā€ prendendo le distanze da ā€œogni forma di abuso che complicherebbe la situazioneā€. Alle forze dellā€™ordine viene chiesto di ā€œrispettare il diritto del popolo a manifestare e di non usare violenza sui manifestantiā€. ā€œQuesto ĆØ il momento di affrontare in modo responsabile i problemi attraverso il dialogo costruttivo e con il contributo di persone competenti e note per il loro amore di patria ā€“ contina lā€™appello -. Questo ĆØ il momento di affrontare, in modo responsabile, i problemi accumulati, con un costruttivo dialogo e fare passi concreti cercando persone specializzate e note per la loro onestĆ  e amore alla patria, affinchĆ© gestiscano gli affari del Paeseā€.

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