Migliaia di persone hanno manifestato a Niamey e in altre grandi cittĆ del Niger per chiedere l'abrogazione dell'ultima finanziaria e per protestare contro lo stanziamento nel Paese di truppe militari straniere.Ā
Proteste
“Abbasso la legge finanziaria, abbasso le forze straniere”, “Esercito francese, americano e tedesco, andate via!”, sono stati alcuni degli slogan urlati dai manifestanti presenti al corteo di Niamey, convocato da una coalizione di organizzazioni della societĆ civile nigerina. Per la prima volta, l'opposizione e tre sindacati su dieci hanno convocato insieme una manifestazione. “Abbiamo il dovere storico di continuare la lotta finchĆ© non siano soddisfatte le le nostre legittime richieste“, ha detto Nouhou Arzika, uno dei principali leader della protesta. Arzika ha definito le truppe straniere di stanza in Niger “forze di occupazione” e ne ha chiesto l'immediato congedo. Proteste simili si sono svolte in diverse cittĆ come Zinder e Maradi, nel centro sud del paese, Tillaberi e Tahoua, nell'ovest e a Dosso, nel sud del Niger. Secondo Ali Idrissa, un altro degli organizzatori della manifestazione, un altro corteo ĆØ stato convocato per l'11 marzo. “Andremo fino in fondo“, ha insistito Mariama GamatiĆØ Bayard, capo del Fronte di opposizione indipendente (Foi), di cui 7 attivisti arrestati il 4 febbraio per una manifestazione simile sono stati rilasciati la scorsa settimana.
La finanziaria
La nuova legge finanziaria ha introdotto tasse di successione e sulla casa. Il governo sostiene che queste misure sono necessarie per far fronte alle difficoltĆ finanziarie che sta affrontando il Paese e che c'ĆØ bisogno di piĆ¹ risorse per realizzare i progetti di sviluppo in cantiere. Secondo questa legge, anche i prezzi dell'acqua e dell'elettricitĆ sono stati aumentati e le attivitĆ commerciali hanno visto un aumento delle imposte sui profitti. Il Niger ĆØ uno dei Paesi piĆ¹ poveri al mondo, nonostante possieda “significative” risorse minerarie, tra cui l'uranio. Al momento ĆØ anche teatro di diverse missioni militari straniere per combattere i gruppi terroristici attivi nella regione del Sahel. Il 17 gennaio, il parlamento italiano ha approvato il dispiegamento della missione “di supporto nella Repubblica del Niger”, che dovrebbe iniziare a breve con il dispiegamento, a turno, di 450 soldati italiani.