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lunedรฌ Marzo 10 2025

Prosegue lโ€™offensiva egiziana. Raid senza tregua in Libia

La forza dellโ€™Isis sta in un Paese spaccato in numerose fazioni, caratteristica che rende la Libia una facile preda dei terroristi. Ogni giorno il Califfato guadagna terreno e potere non grazie ad un esercito numeroso ma attraverso la cultura e la strategia della violenza con cui riescono in poco tempo a sottomettere popolazioni intere. Intanto i miliziani filo-islamici dellโ€™Operazione Alba  che controllano Tripoli, hanno lanciato raid aerei sullโ€™aeroporto di Zintan; nella cittร  di Sirte invece i terroristi dellโ€™Isis sono stati messi in fuga dallโ€™esercito di Misurata.

Al momento i missili dellโ€™aeronautica egiziana continuano a centrare le roccaforti degli jihadisti, unโ€™offensiva che ha preso il via la scorsa notte e che il presidente al Sisi ha definito una risposta necessaria alla tragica uccisione dei 21 cristiani copti. Dal Cairo infatti giunge lโ€™appello al Consiglio di sicurezza dellโ€™Onu per chiedere un intervento internazionale in Libia. โ€œNon cโ€™รจ altra scelta, la situazione necessita una ripetizione dei raid in maniera coraleโ€ ha puntualizzato il leader egiziano. Lโ€™ambasciatore del Cairo a Roma ha invece usato parole piรน dure ricordando che la minaccia del Califfato โ€œรจ a poche centinaia di chilometri dalla capitale italiana, lโ€™emergenza va presa piรน seriamenteโ€. Lโ€™Esercito libico ha fatto sapere che nei raid su Derna e Sirte sono stati uccisi 64 combattenti dellโ€™Isis, tra cui โ€œtre dei loro leaderโ€, i feriti sarebbero โ€œdecineโ€. Lo riferisce il sito del quotidiano egiziano Al Ahram.

Omar Ihwainish, il portavoce libico dellโ€™Onu ha chiarito che da parte della Libia non cโ€™รจ stata ancora una vera e formale richiesta dโ€™aiuto anche se il ministro degli Esteri Tobruk Mohamed al Dairi รจ in viaggio per raggiungere New York dove tra qualche ora si terrร  lโ€™incontro del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite.

Dal fronte italiano il tema รจ stato affrontato durante il vertice a Palazzo Chigi che ha visto riunire il premier Rezi con i ministri Gentiloni, Alfano e Pinotti ed il sottosegretario  Minniti, per fare il punto sulla situazione in Libia. A riguardo รจ stato ribadito lโ€™impegno del Paese per una forte azione diplomatica in ambito Onu. รˆ auspicabile una โ€œrisposta rapidaโ€ perchรฉ la โ€œsituazione รจ graveโ€ รจ quanto dichiarato dal il Cardinal Parolin a conclusione dellโ€™incontro bilaterale Italia-Santa Sede nella ricorrenza dei Patti Lateranensi.

Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato Islamico non resta in silenzio e minaccia nuovi attentati e ulteriori rapimenti per vendicare i raid egiziani in Libia. In questo caotico clima di tensione e violenza cโ€™รจ anche chi decide di non scappare per donare la vita fino alla fine ai piรน bisognosi, come accade per Mons. Giovanni Martinelli, vicario apostolico di Tripoli: โ€œSiamo rimasti in pochi, solo un bel gruppo di filippini, รจ per loro che sono rimasto. Si tratta soprattutto di personale infermieristico, in prevalenza donne, che ha deciso di rimanere perchรฉ le necessitร  sanitarie della popolazione sono in crescitaโ€. Le strutture sanitarie della capitale libica risentono della chiusura dellโ€™ospedale privato St. James, il cui medici sono stati richiamati allโ€™estero. โ€œAl momento la situazione รจ calma prosegue il vescovo โ€“  ma non sappiamo quale sarร  lโ€™evoluzione. Comunque, come ho piรน volte ribadito, finchรฉ rimarrร  un solo cristiano qui, io rimango. Sarร  quello che Dio vuoleโ€.

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