La Brexit sta incidendo – oltre che sulle borse di tutto il mondo – anche sui sondaggi per le presidenziali americane. Secondo la rilevazione di Reuters e Ipsos, l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue sta favorendo la candidata democratica Hillary Clinton che per la prima volta (dopo la strage di Orlando) torna ad avere un vantaggio a doppia cifra sul diretto avversario, il repubblicano Donald Trump, con oltre 13 punti di distacco. L’ex first lady, infatti, raccoglie ora il 46,6% delle preferenze contro il 33,3% del tycoon newyorkese, a dispetto degli osservatori secondo cui il risultato del voto britannico avrebbe dovuto favorire Trump.
Trump aveva accolto il “Sì” alla fuoriuscita positivamente. “E’ una grande notizia” che i britannici si siano “ripresi il loro paese”, aveva detto il candidato Gop. All’uscita dei risultati, Trump si trovava in Scozia per inaugurare il suo “Trump Turnberry”, esclusivo resort e golf club nella località di Ayrshire. “E’ una giornata storica – aveva aggiunto – fuori dalla Unione europea la Gran Bretagna sarà più forte”. Era stata cauta, invece, la reazione della Casa Bianca, con il vicepresidente americano Joe Biden che aveva affermato di rispettare il voto, anche se avrebbe preferito un altro esito.
Il sorpasso odierno della Clinton è arrivato a poche ore dal tanto atteso endorsement dell’altro candidato dem, Bernie Sanders. Il magnate ieri ha assicurato, per la prima volta, che alla convention dell’Asinello – in programma a fine luglio – voterà Hillary Clinton ammettendo che oramai non ha più chances più vincere la nomination democratica; Sanders ha anche promesso che lavorerà con la candidata dem per plasmare quell’agenda democratica grazie alla quale Donald Trump verrà – a suo dire – sconfitto. “Il mio ruolo adesso è combattere per una piattaforma che sia più forte possibile alla convention democratica di Filadelfia. Farò di tutto perché Trump venga sconfitto – ha aggiunto il senatore del Vermont – perché, se fosse eletto presidente, sarebbe un disastro per questo Paese”.