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Prima vittima nella Carovana di migranti

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E' stata registrata la prima vittima nella carovana di migranti centroamericani in viaggio attraverso il Messico verso gli Stati Uniti. Un uomo è morto dopo essere caduto da un autocarro su cui viaggiava mentre cercava di raggiungere il gruppo di 7.000 persone che avanzava a piedi fra Tapachula e Huixtla. Per molte ore il cadavere dell'uomo, che non è stato identificato, è rimasto abbandonato sulla strada. I media locali hanno sottolineato che si tratta di un triste presagio dei pericoli che assediano permanentemente i migranti che cercano di raggiungere la frontiera Usa. 

Le pessime condizioni dei migranti

Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato un allarme spiegando che molti migranti hanno riportato ferite dovute alle lunghe ed estenuanti marce. Nonostante l'intervento del personale paramedico della Croce Rossa edei volontari dispiegati lungo il percoso, uomini, donne e bambini, devono difendersi dalle alte temperature, dalla carenza di cibo ed acqua e anche dai trafficanti di persone che si avvicinano a loro durante le soste notturne nelle località messicane. I volontari stanno distribuendo farmaci per curare mal di testa, febbre e tosse, nonché vitamine e vaccini contro le malattie infettive

Unchr: urgente stabilizzare la situazione

L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unchr) ha espresso preoccupazione per la carovana di migranti, sottolineando che la stabilizzazione della situazione è diventata urgente e, in questi giorni, ha inviato personale e risorse nei Paesi interessati. Il personale sta intervenendo a sostegno delle autorità messicane fornendo assistenza tecnica per la registrazione tempestiva dei richiedenti asilo, la creazione di meccanismi di identificazione delle persone e il rafforzamento dell'assistenza e della capacità di accoglienza. 

Manuela Petrini: