Mattinata di appuntamenti per il premier Tsipras che incontrerà a Bruxelles il presidente della Bce Draghi, il direttore del Fondo Monetario internazionale Lagarde e il presidente della Commissione europea Juncker. Colloqui che anticipano l’Eurogruppo straordinario previsto per le 19:00 e durante il quale i ministri delle Finanze europei valuteranno le nuove proposte di Atene e la lista delle “azioni prioritarie” che la Grecia s’impegna ad attuare prima di decidere sull’ultima tranche di aiuti da 7,2 mld.
E mentre si avvicina la data del default, sul futuro di Atene rimangono ancora alcune incertezze: sebbene la Commissione Ue abbia accolto con favore il nuovo piano del premier greco, definendolo una “buona base per l’accordo”, non è stato possibile allontanare l’ipotesi di una Grexit e le possibilità aperte sono almeno tre. La prima potrebbe essere che Tsipras accetta le richieste dei creditori in cambio del taglio del debito. Nonostante Varoufakis abbia dichiarato che la Grecia non ha intenzione di cambiare le sue posizioni riguardo le pensioni, alcune indiscrezioni rivelerebbero che Atene abbia accettato di modificare gli obiettivi del budget e di realizzare nuove tagli.
La seconda possibilità è l’uscita della Grecia dall’euro, si tratta del Grexit che nessuno vorrebbe ma che a questo punto dei trattati non sembra essere una realtà così lontana. L’ultima finestra aperta sul caso è quella che vedrebbe Atene scegliere di abbandonare volontariamente la moneta unica. L’ opzione sarebbe rischiosa ma il premier avrebbe tutto il tempo di gestire la transizione.