E’ un vero e proprio plebiscito il risultato del referendum consultivo che si ĆØ concluso domenica a Porto Rico, dove il 97 per cento degli aventi dirittoĀ ha votato per diventare la 51esima stella degli Stati Uniti.
Il quinto referendum sullo status dell’isola dal 1967
Questa ĆØ la quinta volta – dal 1967 – che gli abitanti di Porto Rico si recano alle urne per esprimersi sullo status dell’isola. Sulla scheda utilizzata domenica scorsa, era possibile scegliere tre opzioni: mantenere lo status quo attuale – al momento l’isola viene definita uno “stato associato” degli Stati Uniti – (1,5%), essere indipendenti (1,3%), oppure diventare il 51esimo stato degli Usa.
Bassissima affluenza alle urne
Anche se il referendum non ĆØ vincolante, il risultato ha perso valore a causa della bassissima affluenza alle urne. Infatti, il 77% di 2,2 milioni di aventi diritto ha disertato l’appuntamento con le urne. A questo ha contribuito anche il boicottaggio messo in atto dal Partito Democratico e da quello dell’Indipendenza che hanno organizzato anche una marcia di protesta.
La “Grecia dei Caraibi”
Nonostante il plebiscito, il risultato del referendum non ĆØ vincolante. Infatti, spetterĆ al Congresso americano decidere se trasformare Porto Rico nella 51esima stella sulla bandiera “stars and stripes”. Ma ci sono almeno due motivi per cui Capitol Hill potrebbe rifiutare. Il primo ĆØ di natura economica, dato che l’isola ĆØ chiamata la “Grecia dei Caraibi” giĆ che ha dovuto dichiarare la bancarotta perchĆ© ha un debito di 70 miliardi di dollari che non riesce a pagare, il tasso di povertĆ ĆØ pari al 45%, il sistema pensionistico e sanitario sono sull’orlo del baratro, mentre quello scolastico ĆØ nettamente sotto la media. Il secondo motivo, invece, ĆØ politico: l’isola ĆØ a chiara maggioranza democratica e un Congresso repubblicano non vede molto bene il suo ingresso negli Usa.