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Pompeo: “Stabilità impossibile se non si ferma Iran”

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Lo scopo della conferenza di Varsavia è quello di iniziare una collaborazione di diversi Stati a favore della pace in Medio Oriente”, ha detto il segretario di Stato americanoMike Pompeo nell'aprire a Varsavia i lavori della conferenza.

I Paesi

Alla riunione, che si svolge negli spazi dello stadio nazionale (costruito per gli Europei di calcio del 2012), partecipano circa 60 paesi d'Europa e del mondo, per l'Italia è presente il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Assente l'Iran, che non è stato invitato, così come la Russia, la Turchia e l'Autorità nazionale palestinese. “Vogliamo che tutti gli Stati si uniscano per risolvere i problemi, questa è la nostra missione”, ha affermato ancora Pompeo ai presenti. “Non si possono infatti raggiungere la pace e la stabilità in Medio Oriente se non si affronta l'Iran. Non è possibile”. L'Iran, ha accusato ancora, “ha un'influenza malevola in Libano, Yemen, Siria, Iraq, attraverso le tre h, Hamas, Hezbollah e gli Houthi. Queste sono minacce vere, ce ne sono altre, Ma non puoi avere la pace in Medio Oriente se non respingi l'Iran”.

I grandi assenti

Per il ministro degli Esteri polacco, Jacek Czaputowicz, per risolvere le tensioni di Medio Oriente potrebbe essere seguito il modello della “tavola rotonda” del 1989 che ha aperto la strada alla fine della “guerra fredda” ovvero la pacifica trasformazione democratica dell'Europa del centro-est.
“Per quanto riguarda l'assenza della Russia”, Zbigniew Lewicki, dell'Istituto Affari Internazionali polacco, ha commentato: “Sono rivali degli Stati Uniti in quanto a influenza in Medio Oriente. E vogliono organizzare la loro conferenza, che è una cosa infantile e controproducente. Non partecipare a questo forum è escludersi automaticamente da un importante corso di eventi”.  La Turchia, è invece impegnata giovedì a Sochi con Iran e Russia, in un nuovo incontro sulla Siria e non ci sono neanche i palestinesi, che hanno chiesto il boicottaggio del summit polacco.

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