I documenti sul presunto programma nucleare “segreto” iraniano di cui ha parlato il premier Benjamin Netanyahu sono “reali e autentici”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, parlando con i giornalisti sul volo di ritorno dalla prima missione all'estero.
“Le bugie di Teheran”
“So che ci sono persone che dicono che questi documenti non sono autentici, posso confermare che questi documenti sono reali, sono autentici”. Teheran “ha ripetutamente mentito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica” e “ha mentito sul suo programma ai sei paesi con cui ha negoziato” l'accordo nucleare del 2015, ha detto Pompeo, ex direttore della CIA, in una dichiarazione successiva. “Ciò significa che l'accordo non è stato costruito su fondamenta di buona fede o trasparenza, è stato costruito sulle bugie dell'Iran”, ha aggiunto il segretario di Stato. Pompeo ha annunciato che nei prossimi giorni sarà in contatto con i partner europei che hanno firmato l'accordo con l'Iran (Germania, Francia e Regno Unito) per stabilire come dar seguito alle rivelazioni di Israele. Trump prevede di annunciare entro il prossimo 12 maggio l'eventuale ritiro degli Stati Uniti dall'accordo nucleare che il suo predecessore, Barack Obama, ha firmato con l'Iran nel 2015 insieme a Germania, Francia, Cina, Russia e Regno Unito, e che dovrebbe essere destinato a contenere le sue attività atomiche in cambio di sgravio dalle sanzioni.
La Casa Bianca
In precedenza la Casa Bianca aveva sottolineato che “Israele ha fornito nuovi e convincenti dettagli sugli sforzi dell'Iran” per produrre armi nucleari. L'amministrazione Trump, in una nota, ha spiegato che il governo Usa “è al corrente delle informazioni diffuse da Israele e che le sta esaminando con attenzione“. Le accuse di Israele, prosegue il comunicato, “sono coerenti con ciò che gli Stati Uniti sanno da molto tempo: l'Iran ha un forte programma clandestino per sviluppare armi nucleari e non è riuscito a nasconderlo al mondo e alla sua gente”.