Mike Pence vede un complotto cinese per far cadere Donald Trump. “Pechino vuole un altro presidente americano” ha tuonato il numero due della Casa Bianca.
Accuse
Pence ha accusato, in particolare, la Cina di interferenze politiche. Nel discorso pronunciato all'Hudson Institute di Washington, e in parte trapelato nelle sua versione scritta nelle scorse ore, il vicepresidente Usa ha incolpato la Pechino di utilizzare il proprio potere “in modi più e energici e coercitivi per interferire nelle politiche interne e nelle politiche degli Stati Uniti”, affermando che “la Cina vuole un presidente americano diverso” da Trump. Parole che arrivano a pochi giorni dalle accuse di tentate interferenze nelle elezioni di mid-term giunte dal tycoon.
Ferri corti
Il mese scorso, Trump aveva affermato che i cinesi “non vogliono che vinca perché sono il primo presidente in assoluto a sfidare la Cina sul commercio“. Le frasi erano state smentite poco dopo direttamente dal ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, ma le parole del presidente Usa sono state ribadite da Pence. La Cina, aveva dichiarato, prende di mira “industrie e Stati che giocheranno un ruolo importante nelle elezioni del 2018″. Pence ha accusato la Cina di utilizzare “mezzi economici, politici e militari, e la propaganda, per aumentare la propria influenza e a beneficio dei propri interessi negli Stati Uniti”.