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Pence, incontro a sorpresa con Ghani

Mentre il presidente Trump fronteggia il diniego quasi totale dell'Onu sulla questione Gerusalemme, il numero due della Casa Bianca, Mike Pence, viaggia a sorpresa alla volta dell'Afghanistan, dove si è recato senza preavviso per incontrare le truppe americane di stanza nel Paese asiatico. Un viaggio organizzato e compiuto nel più stretto riserbo, informando solo i più stretti collaboratori presenti all'interno del suo staff: volando sun C-17 (nessun Air Froce Two, come solitamente accade per i viaggi diplomatici) ha raggiunto il campo d'aviazione di Bagram, nei pressi di Kabul, dal quale si è recato nella capitale a bordo di un elicottero. Nel Palazzo presidenziale, Pence ha incontrato il presidente Ashraf Ghani e l'amministratore delegato Abdullah Abdullah.

La posizione sull'Afghanistan

Con entrambi gli esponenti politici afghani, Pence intrattiene relazioni diplomatiche a nome del presidente Trump e, probabilmente, l'intento di questa “improvvisata” risiede proprio nel cambio di atteggiamento dell'inquilino della Casa Bianca nei confronti della guerra in Afghanistan. Durante la campagna elettorale per le presidenziali, Trump aveva più volte criticato il conflitto, considerato come “un terribile errore” e fonte di spreco di molti soldi: posizione in parte rivista e ufficialmente revisionata lo scorso agosto, quando il presidente aveva confermato il prosieguo della campagna afghana da parte dell'US Army poiché, “quando ti siedi nello Studio Ovale, le prospettive cambiano”. L'intervento degli Stati Uniti in Afghanistan, come spiegato a suo tempo da Trump, mira alla repressione del terrorismo piuttosto che a garantire la stabilità del governo locale tant'è che, nei mesi scorsi, il Tycoon si era ritrovato al centro di una burrasca esplosa con il Pakistan accusato, senza mezzi termini, di offrire riparo alle milizie jihadiste.

Segretezza

Va detto che, al di là della posizione presidenziale, da molti sondaggi era emersa la volontà popolare di porre fine alla presenza statuintense a Kabul e dintorni, a fronte di un conflitto del quale, nei palazzi del potere, si parla decisamente poco rispetto ad altre situazioni quali l'Iraq, la Siria o la Corea del Nord. Pence, nel corso del colloquio con Ghani, ha assicurato che la sua visita ha lo scopo di “vedere tutto questo”, riferendosi alla drammatica situazione dovuta alla guerra e, al contempo, cercare una strategia che consenta di chiudere le ostilità in tempi brevi. A ogni modo, il resto delle confidenze è destinato, almeno per ora, a rimanere fra i due interlocutori: basti pensare che, prima che alla stampa fosse permesso di riferire degli spostamenti di Pence, sono dovute trascorrere oltre 6 ore dall'atterraggio.

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