Il buongiorno si vede dal mattino”. CosƬ la pensano i candidati democratici che si sono riuniti nello stato delloĀ IowaĀ a sei mesi dalla prima tornata elettorale delle primarie democratiche. Per loro, la vittoria in uno Stato dove il 90% dell'elettorato ĆØĀ bianco rappresenterĆ un discrimine importante nella definizione di un piano strategico da opporre al presidente repubblicano, Donald Trump.Ā
La vecchia guardia
Tra stand diĀ cibi da stradaĀ e dibattitiĀ en pleinĀ air, i candidati dem hanno registrato un discreto successo alla Fiera dell'Iowa. Se laĀ kermesseĀ venisse considerata un termometro politico, sicuramente al primo posto vi sarebbeĀ Bernie Sanders, il candidato democratico per eccellenza, che deve spartire il numero di consensi conĀ Joe Biden, l'unico che, per esuberanza, ĆØ da molti ritenuto un degno rivale di Trump. Certo, come fa notare l'inviata del Corriere della Sera, Viviana Mazza, non mancano le “immancabiliĀ gaffeĀ dello zio Joe: scambiaĀ scambia Theresa May per Margaret Thatcher, dice che durante la sparatoria nella scuola di Parkland era vicepresidente (non ĆØ cosƬ)”. Eppure glielo si perdona, perchĆ© la sua esperienza – ha tre anni in piĆ¹ di Trump – ĆØ per i sostenitori dem l'unico argine al nazionalismo trumpiano.
I volti nuovi
Non mancano i “volti nuovi”. Per molti giovani dem, la Fiera dell'Iowa ĆØ stata ilĀ trampolinoĀ di lancio in una campagna elettorale che – si prospetta – non farĆ sconti a nessuno. Diverse le donne in lista, tra cui la senatriceĀ Elizabeth Warren,Ā dallo spirito combattivo, tratto distintitivo della gente del Massachusetts. Kamala Harris, tanto quanto Joe Biden, punta agli elettori moderati: una ricetta vincente per sottrarre l'elettorato caro a Trump. I dibattiti dei giorni scorsiĀ hanno mostrato la “mattanza” televisiva che ha avuto per protagonisti i democratici. Come agosto, la corsa per le presidenziali si prospetta giĆ bollente.