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Parlamento, Tsipras incassa la fiducia

Rientrato l'allarme in Grecia, dove le scorie post-deliberazione sul futuro della Macedonia continuano a far discutere. Dopo le dimissioni attese ma rumorose di Kammenos, il governo è stato chiamato a esprimersi sulla questione della fiducia al premier Alexis Tsipras, confermata con il raggiungimento della maggioranza di 51 deputati. Scongiurata, dunque, l'ipotesi delle dimissioni che, in caso il voto non avesse sorriso all'attuale premier, sarebbero state assicurate, sia per le dichiarazioni dell'interessato in merito, sia per quella che sarebbe stata una netta presa di posizione del parlamento nei confronti di Tsipras sulla complicata vicenda del nome della vicina Macedonia.

Il voto

L'addio di Kammenos è stato compensato dallo schieramento di 6 ex Anel, ovvero il partito conservatore, sul fronte di Tsipras: una mossa effettuata dal premier nell'ottica di una strategia politica adottata in vista delle prossime elezioni, in un momento particolarmente delicato per lui e per il suo partito, chiamati a dare il meglio nella ventura full immersion in Parlamento. Attesi, e con parecchi carichi d'aspettativa, i voti sulla separazione della Chiesa ortodossa dallo Stato ma anche l'approvazione stessa dell'accordo con la Macedonia sul cambio di denominazione di quest'ultima, vicenda che aveva portato l'ex ministro Kammenos a salutare. Il tutto in un periodo piuttosto complicato per Syriza, il partito di Tsipras, dato dai sondaggi in ritardo di otto punti rispetto a N. Dimokratia.

La sfida dell'opposizione

Il risultato in Parlamento, a ogni modo, era parzialmente atteso visto che, nei giorni scorsi, sulla questione Macedonia il premier si era accaparrato un sostanziale margine di 151 deputati su 300 seggi (tra i quali i 6 espulsi da Anel). Niente che possa impedire all'opposizione di mordere il freno: “Hai preso il potere con le bugie, l'hai gestito con bugie, e lascerai che mentirai – ha detto il leader della Nuova Democrazia, Kyriakos Mitsotakis, durante il dibattito sul voto di fiducia -. Hai inflitto abbastanza danni al Paese… vedi la tua fine avvicinarsi”. Un modo per ricordare che l'ok alla ratifica dell'accordo di Prespa è solo la prima vittoria: le sfide di qui ai prossimi mesi saranno ben più impegnative.

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