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Parigi: specialisti dell’esercito per combattere la propaganda dell’Isis

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Cresce sempre di più la temibile influenza esercitata dallo Stato Islamico in Iraq e Siria sui giovani musulmani europei, considerati potenziali candidati per andare a combattere sui fronti della Jihad. Alcune risposte occidentali sono ben visibili, come la campagna lanciata dal governo francese #stop-djihadisme, un video shock che ha come obiettivo quello di dissuadere i possibili candidati alla guerra santa. Ma non sembra essere sufficiente: la Francia adesso ha anche un braccio armato: l’esercito regolare ha messo in piedi una cellula, composta di una cinquantina di specialisti militari di contro-propaganda su internet.

Le autorità francesi hanno capito che l’Isis padroneggia perfettamente le armi propagandistiche e che anzi è questa la sua forza. Soprattutto spaventa il fatto che non è controllabile, perché anche se è il fulcro attorno a cui ruota l’organizzazione e le altre attività della galassia jihadista, questa branca è totalmente autonoma e sfuggevole. “Hanno una strategia planetaria, mentre noi siamo ancora fermi alla stampa quotidiana e ai giornali – spiega al quotidiano Le Monde un alto funzionariomilitare – abbiamo bisogno di un nuovo piano capace di saturare i media e negare gli accessi all’Isis”.

La nuova unità è bastata nel Centro interarmi di azione sul campo (Ciae), da dove già dal 2012 partivano le più tradizionali operazioni civili-militare e di propaganda. L’attività del centro è stata riorientata verso l’Isis dopo l’inizio della campagna di raid aerei “Chammal” in Iraq il 19 settembre 2014.

Claudia Gennari: