Un no secco e deciso. Era stata questa la risposta della Francia al sistema di quote di migranti da accogliere in ciascun Paese europeo, proposto del presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, per aiutare l’Italia, la Grecia e Malta a fronteggiare l’emergenza degli sbarchi nel Mediterraneo.
Ma all’indomani dell’approvazione, da parte della commissione europea, al pacchetto legislativo di attuazione dell’agenda Ue sull’immigrazione da Oltralpe sembra arrivare un cambio di direzione. “La Francia si è aperta all’esame di un meccanismo di ripartizione solidale, al livello europeo, dei richiedenti asilo in evidente bisogno di protezione. – si legge in una nota del ministro francese dell’interno Bernard Cazeneuve – Oggi nell’Unione Europea ci sono cinque Stati membri si fanno in effetti carico del 75% dei richiedenti asilo: questa situazione non è più sostenibile”.
La redistribuzione obbligatoria dei migranti sbarcati in Italia riguarda 24 mila siriani ed eritrei arrivati sulle coste a partire dal 15 aprile ed avverrà nel corso di due anni. La cifra complessiva di 40 mila, che riguarda anche 16 mila migranti giunti in Grecia, è stata fissata per i prossimi due anni e corrisponde a circa il 40% del totale di richiedenti asilo e hanno dichiaratamente diritto alla protezione internazionale entrati nei due Paesi dal 2014.
Secondo le stime di Bruxelles, lo scorso anno sono arrivati in Italia 170 migranti e in Grecia 54 mila, mentre nei primi 4 mesi del 2015 gli arrivi sono stati 26 mila sulle coste dello Stivale e 28 mila nel Paese ellenico.