Vento, pioggia e grandine, una vera tempesta quella che si è abbattuta sulla provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa. Il bilancio è di 44 morti e oltre 200 feriti. Lo ha reso noto il ministro dell’informazione sottolineando che nel territorio sono stati segnalati gravi danni nella regione, tra cui il crollo di diversi edifici.
I venti hanno raggiunto i 120 chilometri orari sorprendendo così l’intera popolazione che è abituata a questo tipo di fenomeni ma nel periodo dei monsoni tra giugno e luglio. I voli nell’aeroporto di Peshawar sono stati temporaneamente sospesi in quanto le previsioni segnalano ancora forti piogge. L’esercito pachistano intanto ha inviato i primi soccorsi sul luogo del disastro, ma la condizioni delle strade inondate e coperte di detriti, rallenta l’intervento delle forze di sicurezza.
Definito da un funzionario del servizio meteorologico nazionale come “mini ciclone”, la forza del vento ha provocato la caduta di molti alberi e il cedimento delle torri della telefonia cellulare. Solo a Peshawar, il capoluogo provinciale, le vittime sono state 29 ed i feriti 152. Le piogge torrenziali hanno inoltre danneggiato frutteti e campi di grano colpendo così uno dei principali settori su cui si basa l’economia della regione.