Cinque persone sono state uccise in Pakistan da una bomba esplosa durante una partita di calcio a Kalya, nel distretto tribale di Orakzai, nel nord ovest del Pakistan. La competizione sportiva era stata organizzata in occasione di una festività locale. La deflagrazione, probabilmente innescata a distanza, ha ferito altre 10 persone. Non sarebbero ancora giunte rivendicazioni da parte dei numerosi gruppi di militanti islamici attivi a Orakzai e nelle altre province autonome tribali vicine alla frontiera con l’Afghanistan. Le “Aree tribali di amministrazione federale” o FATA – di cui fa parte Orakzai – costituiscono una suddivisione del territorio pakistano compresa tra il confine afghano e la Provincia della Frontiera Nord-occidentale, di cui facevano parte. Queste zone sono nominalmente amministrate dal governo federale Pakistano ma de facto sono controllate dalle diverse tribù sunnite Pashtun, che le abitano da secoli.
Secondo l’emittente tv Samaa, in lingua urdu – la lingua ufficiale del Pakistan – almeno due dei feriti sarebbero ricoverati in gravi condizioni. Un’emittente locale, Dawn Tv, ha riferito che l’ordigno è stato fatto esplodere a distanza quando i ragazzi, di età compresa tra 14 e 18 anni, stavano giocando a calcio e che probabilmente la bomba era stata posta sul terreno dai militanti prima dell’inizio della partita. Il campo in cui si stava disputando l’incontro è di proprietà della comunità sciita del sobborgo di Kalaya. Gli sciiti in Pakistan rappresentano solo il 20% dei 173 milioni di abitanti di fede musulmana del Paese.