I cecchini dell’Isis “uccidono i bambini in fuga dalla città di Mosul“. E’ questa la terribile denuncia di una fonte della sicurezza citata dalla tv irachena “Al Sumaria”. Fino ad ora sarebbero “15 i bambini uccisi dai cecchini dell’Isis mentre con le loro famiglie tentavano la fuga in direzione delle forze di sicurezza irachene nella città di Mosul”, dove da settimane è in corso un’operazione militare che mira a liberarla dal controllo dei jihadisti.
La fonte, che ha preferito restare anonima, ha aggiunto che “i miliziani del Califfato stanno usando i peggiori metodi di morte nei confronti della popolazione di Mosul in fuga” ad esempio “colpendoli con ordigni esplosivi, sparando ai bambini e usandoli come scudi umani”. Questo dopo che “le forze di sicurezza irachene hanno fatto subire ai jihadisti ingenti perdite in miliziani ed equipaggiamenti con la loro avanzata e la liberazione di varie zone della città”, ha affermato la fonte.
In città, tra l’altro, scarseggia l’acqua pulita. Circa la metà dei bambini, secondo l’Unicef, non ha accesso all’approvvigionamento a causa della rottura di una conduttura, colpita durante i combattimenti. “I bambini e le loro famiglie a Mosul stanno affrontando una situazione terribile. Non corrono solo il rischio di venire uccisi o feriti nei combattimenti a fuoco, ma adesso oltre mezzo milione di persone non ha acqua potabile” ha dichiarato Peter Hawkins, rappresentante Unicef in Iraq. Le autorità locali stanno attualmente trasportando acqua verso la parte orientale di Mosul, ma questi rifornimenti non bastano a coprire i bisogni dei residenti. Se la fornitura d’acqua non sarà ripristinata nei prossimi giorni, dice l’Unicef, i civili saranno costretti a fare ricorso a fonti non sicure, che esporranno i bambini al rischio di malattie come ad esempio diarrea acuta, e alla minaccia della malnutrizione.