Continua a restare alta la tensione fra Stati Uniti e Iran, sulla quale continua a pesare l'attacco alle raffinerie saudite di Abqaiq di sabato scorso. Ora, con l'orizzonte ormai raggiunto della conferenza Onu, Teheran ha fatto sapere che in fase di Assemblea presenterà “un'iniziativa che coinvolgerà i paesi dell'area al fine di formare una coalizione che garantisca la sicurezza”. Un riferimento da leggere nell'ottica di una precedente dichiarazione effettuata dal presidente Hassan Rouhani, che aveva affermato, in occasione della commemorazione dell'inizio della guerra contro l'Iran (scoppiata il 22 settembre 1980), come “la presenza di forze straniere nella regione col pretesto che si occupano della sicurezza ha solo portato insicurezza e disgrazie”.
Strategia della tensione
La versione iraniana, in sostanza, prevede che l'interferenza di forze esterne a quelle che costituiscono geograficamente la regione mediorientale restino un fattore di ulteriore instabilità: “I Paesi della regione – ha detto Rouhani – sono in grado di provvedere da soli alla sicurezza del Golfo Persico, del mare di Oman e dello Stretto di Hormuz… I nemici continuano a mentire e dichiarare che sono loro a garantire la sicurezza. Ma se stanno dicendo la verità perche' hanno dovuto inviare nell'area una così grande quantità di armi pericolose?”. Dichiarazioni che stridono con le accuse mosse nei confronti dell'Iran, accusato sia dei sabotaggi della scorsa primavera alle petroliere nel Mare di Oman, sia del raid via drone contro il cuore pulsante della produzione di greggio dell'Arabia Saudita, attacco costato tanto (anche se con danni più contenuti del previsto) all'economia del regno. Rouhani però insiste, lasciando intendere un ulteriore rafforzamento della caratura di Teheran nell'economia della geopolitica mediorientale: “I nemici hanno iniziato diversi tipi di guerra, inclusa quella psicologica ed economica, e di recente hanno cominciato a minacciare un conflitto militare per creare problemi al popolo iraniano. Ma noi non ci arrenderemo, ci difenderemo e fermeremo ogni tipo di aggressione sul nostro territorio”.