L’ex premier portoghese Antonio Guterres sarà il prossimo segretario generale dell’Onu. Secondo quanto riferito dall’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vitali Churkin, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza per il mese di ottobre, Guterres è risultato come candidato favorito e contro di lui non vi è nessun veto. Guterres è stato anche a capo dell’agenzia Onu per i rifugiati, l’Unhcr.
Da tempo in pole
Guterres, 67 anni, è sempre stato largamente in testa ai consensi in tutte le votazioni preliminari in Consiglio di Sicurezza, che si sono svolte a porte chiuse e scrutinio segreto. Mosca premeva però per un candidato dell’Europa orientale e non era chiaro se avrebbe posto il veto alla sua candidatura. L’annuncio di Churkin ha chiarito che ormai è stato trovato l’accordo sul nome del portoghese. “Oggi, dopo il nostro sesto voto preliminare, abbiamo un chiaro favorito e il suo nome è Antonio Guterres. Abbiamo deciso di tenere un voto formale domani mattina alle 10 e speriamo che ciò avvenga per acclamazione”, ha detto l’ambasciatore russo.
Ringraziamenti
Il voto del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dovrà poi essere confermato dall’Assemblea Generale. “Un accordo è stato raggiunto. I membri del Consiglio di Sicurezza mi eleggeranno segretario generale. Sono felice e onorato”, ha twittato Guterres. Poi, in un altro tweet: “Grazie! Grazie! Grazie!”. Primo ministro socialista del Portogallo fra il 1995 e il 2000, Guterres è stato alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati fra il 15 giugno 2005 e il 31 dicembre 2015.
Un’intesa difficile
L’intesa sul nome di Guterres giunge dopo che numerosi media avevano collegato le difficoltà a trovare un accordo sul successore di Ban Ki-moon alle tensioni fra Stati Uniti e Russia. La bulgara Irina Bokova, direttrice dell’Unesco, era apparsa per un certo tempo come possibile candidata, in quanto proveniente dall’Europa orientale, ma nelle votazioni in Consiglio aveva avuto pochi consensi. Per questo la Bulgaria ne aveva ritirato la candidatura il 28 settembre, proponendo al suo posto il commissario Ue Kristallina Georgieva. Ma alla fine ha prevalso Guterres.