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Omicidio Nemtsov: l’opposizione accusa il Cremlino, ma le indagini rivelano altro

Dopo il giorno di cordoglio collettivo vissuto da Mosca per i funerali dell’oppositore Nemtsov, pesanti sono le accuse che sono state rivolte al Cremlino. Se non erano bastati gli slogan gridati al passaggio del feretro: “La Russia sarà libera” e “Gli eroi non muoiono”, si sono alzati molti personaggi di spicco dell’opposizione. Anche Putin, che non ha presenziato la giornata, durante una riunione di vertice del ministero dell’Interno ha dichiarato che bisogna “liberare la Russia dalla vergogna” dei delitti “che hanno una grande risonanza, compresi quelli a sfondo politico”.

Ma è proprio il presidente e il suo governo il bersaglio delle accuse, punta per primo il dito contro il Cremlino Aleksej Navalnvi, il nemico numero uno del governo e capo dell’opposizione, dicendo che è necessario “smettere di mentire in modo ipocrita”. L’uomo ha dichiarato che Nemtsov è stato ucciso proprio per volere di Vladimir Putin. “Ritengo – ha scritto Navalnvi – che sia stato ucciso dai servizi segreti o da un’organizzazione pro-governativa su ordine delle autorità politiche del Paese”. Aggiunge inoltre che Nemtsov era un personaggio molto scomodo “non conveniva a Putin”, è come pensare che “a Stalin non serviva il terrore rosso” o che “Pinochet raccoglieva gente negli stadi per giocare a calcio, poiché era “uno dei pochi che condannava la corruzione di Putin e del suo circolo ristretto”. Il capo dell’opposizione non ha potuto partecipare all’esequia funebre perché è in stato di arresto amministrativo e non ha avuto il permesso per uscire. Ha partecipato però Iulia, la moglie di Alexiei Navalni

Dichiarazioni forti vengono anche da Gennady Gudkov, altro esponente di spicco dell’opposizione, “Nemtsov è morto, non il senso che ha voluto imprimere sulla sua esistenza”, ha dichiarato, e ha aggiunto che “I colpi non sono stati sparati solo contro Nemtsov, ma contro tutti noi, contro la democrazia in Russia”..

Intanto si indaga sul delitto, e le prove sembrano trovare altri colpevoli. I sommozzatori della protezione civile russa stanno ispezionando i fondali della Moscova nella zona del ponte Bolshoi Moskovoretski alla ricerca della pistola con la quale è stato ucciso l’oppositore. Secondo ricostruzioni sarebbero state avvistate 2 macchine che pedinavano l’uomo in macchina con la sua compagna, un Lada bianca con targa della Repubblica caucasica dell’Inguscezia e una Zaz scura, considerata la vettura da cui sono partiti i colpi di pistola. E’ stato poi smentito che le telecamere di sicurezza nella zona fossero fuori uso perché in riparazione. Ma per ora il mistero resta fittissimo. Gli inquirenti “si stanno concentrando” sulla pista ucraina, “non si esclude che sia stato ucciso per ordine dei servizi speciali ucraini”, ha scritto oggi il quotidiano filo governativo Izvestia. Gli organizzatori “potrebbero anche essere stati militanti ceceni” che, si ricorda, chiudendo così il cerchio delle diverse ipotesi messe in circolazione in questi giorni, hanno combattuto al fianco delle forze del governo nel Donbass. Una fonte vicina alle indagini arriva perfino a citare due nomi, i ceceni Adam Osmayev, arrestato in Ucraina nel 2012 su richiesta di Mosca con l’accusa di aver cercato di organizzare l’assassinio di Putin e rilasciato nel novembre del 2014, e la moglie Amina Okuyeva.

A sostenerlo è la tv LifeNews, che vanta solide fonti nei servizi di sicurezza russi. Secondo l’emittente filo-Cremlino, a dimostrarlo ci sarebbero dei video ripresi da alcune telecamere di sicurezza e ora al vaglio degli investigatori. LifeNews ha inoltre diffuso un filmato che riprenderebbe i primi minuti della fuga in auto del killer e dei suoi complici per le vie del centro di Mosca. Al momento una svolta nelle indagini appare comunque lontana: non si conoscono né gli esecutori né i mandanti dell’omicidio che ha scosso la Russia e il mondo intero. Gli investigatori russi avrebbero delle foto di almeno due persone di origine caucasica sospettate dell’omicidio. “Ci sono sempre dei sospetti”, ha precisato il capo degli 007 Bortrikov.

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