Oltre 7mila persone formano ora la caravona di migranti partita da oltre una settimana da San Pedro Sula (Honduras) e diretta negli Usa. Lo riferiscono i media messicani citando le autorità locali, che non stanno ostacolando il cammino.
In cammino
Sonia Eloina Hernández sindaca di Suchiate ha dichiarato a Univision Noticias che essa è integrata da 7.233 persone, per la maggior parte honduregne, ma anche di altre Nazioni centroamericane. Un censimento fatto prima della loro partenza, ha aggiunto ha mostrato che si tratta di 2.622 uomini, 2.234 donne, 1.070 bambini e 1.300 bambine. Intervistata dall'emittente, una ricercatrice universitaria statunitense, Amelia Frank-Vitale, che risiede a San Pedro Sula in Honduras, ha assicurato che “questo è solo l'inizio di quello che sta per succedere”. La Carovana, ha spiegato, “è l'espressione di un fenomeno sociale, ma l'esodo degli honduregni non è cominciato con questa marcia, né con la cosiddetta crisi dell'anno 2014. E' qualcosa che accade da molti anni“.
Marea umana
I migranti, in gran parte honduregni, hanno trascorso la notte fra domenica e lunedì a Ciudad Hidalgo, località messicana al confine con il Guatemala, secondo quanto riferito dai capo dei servizi d'emergenza, Gerardo Hernandez. Nello specifico 5mila persone hanno pernottato in tre strutture mentre altri 2mila si sono accampati nella piazza centrale.
Esercito Usa in arrivo
Il presidente Usa, Donald Trump, ha informato su Twitter di aver allertato “l'esercito e la polizia di frontiera” contro l'onda umana. Per il leader di Washington si tratta di una “emergenza nazionale” visto che fra i migranti vi sarebbero anche “criminali e mediorientali non identificati“. Sembra, ha aggiunto, “che le forze messicane non siano in grado di bloccarla“. Trump ha anche annunciato l'intenzione di “tagliare gli aiuti a Guatemala, Honduras e El Salvador”.